Guglielmo Panzera, fondatore ed ex membro del gruppo Il Pagante, è stato sequestrato da un gruppo di malintenzionati nel suo studio.
Momenti di paura e puro terrore a Milano per Guglielmo Panzera, fondatore ed ex membro del gruppo Il Pagante. L’artista è stato sequestrato nel suo studio da alcuni malintenzionati, insieme a cinque dipendenti, minacciato con coltello e pistola nel pomeriggio di martedì 7 febbraio in via Oriani, a Milano. Fortunatamente, l’episodio si è risolto con un nulla di fatto: i rapinatori si sono infatti dileguati dopo pochi minuti portandosi dietro un bottino non ricco, e lasciando a Panzera e alle altre vittime solo un grande spavento.
Rapinato un ex membro de Il Pagante
La vicenda, dai contorni ancora da definire, è stata fortunatamente priva di grandi conseguenze, ma avrebbe potuto anche trasformarsi in una vera tragedia. L’artista è stato infatti minacciato da due rapinatori mentre era negli studi della E Ventures, società che si occupa di video e concerti, oltre che delle serate del gruppo milanese.
I due rapinatori, armati di coltello e pistola, hanno fatto irruzione negli uffici prendendo in ostaggio l’artista 29enne e cinque dipendenti della società, immobilizzati con delle fascette di plastica attorno ai polsi. Mentre le vittime erano immobilizzate, i due uomini hanno recuperato il loro magro bottino, un orologio dal valore di circa 4mila euro e uno zaino, prima di scappare dopo che uno dei dipendenti è riuscito a liberarsi e ha lanciare l’allarme.
Non si conosce ancora l’identità dei delinquenti, descritti dalle testimonianze come due persone italiane di età tra i 50 e i 60 anni. Eventuali ulteriori dettagli si potranno avere attraverso i sistemi di videosorveglianza posti tra via Oriani e via d’Este.
Le parole di Eddy Veerus
Intervenuto sulla questione dopo che la notizia si è diffusa, il cantante del gruppo, che peraltro ha sfiorato l’ingresso nel cast di Sanremo quest’anno, ha voluto rilasciare una precisazione. Eddy Veerus ha specificato che la rapina è avvenuta in uno studio non di proprietà della band, ma della società proprio di uno dei fondatori del gruppo.
Inoltre, nessuno degli attuali membri della band era presente negli studi, o nei paraggi, al momento della rapina.